Anno: 2015
♦ Progetto preliminare
♦ Progetto definitivo
Il cliente ci ha contattati per ripensare il suo locale bar a Piove di Sacco, con l’esigenza di ottenere uno spazio più accogliente e riconoscibile. Non si trattava solo di cambiare arredi e finiture, ma di costruire una vera identità, capace di rispecchiare l’idea di taverna contemporanea, elegante ma informale, in cui fermarsi per un caffè, un aperitivo o una serata tra amici.
Fin dai primi incontri è emerso che il progetto doveva tenere insieme brand e architettura di interni: il locale aveva bisogno di un nome, di un logo e di un linguaggio grafico coerente con lo spazio, non di un semplice “restyling estetico”.
Il lavoro è partito quindi dalla definizione del logo, sviluppato con un segno minimale che richiama in chiave contemporanea le atmosfere della taverna. Linee essenziali e un contrasto netto tra pieni e vuoti hanno guidato la grafica, creando un’identità visiva semplice da ricordare e facilmente declinabile su insegne, menù e materiali di comunicazione.
Una volta definito il brand, il concept di interior design ne ha tradotto i principi nello spazio: pochi materiali, ben riconoscibili, un chiaro contrasto tra una fascia bassa più materica e una fascia alta luminosa e neutra, con il logo in posizione centrale come elemento di riconoscimento del locale.
La parte inferiore dell’ambiente è stata pensata come la zona più “calda” e tattile: legno e metallo brunito definiscono bancone, rivestimenti e alcuni dettagli di arredo, richiamando il mondo delle botti, delle taverne e dei materiali vissuti.
La parte superiore, al contrario, è completamente bianca. Su questo fondo neutro si stacca il logo in acciaio applicato a parete, che diventa un punto focale per chi entra e per chi si siede ai tavoli. La separazione tra le due fasce è affidata a una barra luminosa continua, che retroillumina la parte alta e rende il muro bianco più leggero e quasi sospeso rispetto alla zona sottostante, più scura e materica.
Questo contrasto tra base “solida” e parte superiore “eterea” costruisce un equilibrio tra atmosfera raccolta e sensazione di pulizia visiva, fondamentale per un locale che lavora tutto il giorno.
Un ruolo importante è stato dato alla luce artificiale. Sopra i tavoli sono state posizionate lampade a sospensione con luce calda, che creano coni di illuminazione diretta sui piani d’appoggio, lasciando più morbida la luce di fondo. L’illuminazione lavora così su due livelli: una luce diffusa, leggera, che esalta la fascia bianca superiore e il logo, e una luce più raccolta, che rende intimi i tavoli e le zone di sosta. Il disegno dei tavoli e delle sedute è allineato al concept materico: strutture in metallo, piani in legno, forme semplici che lasciano parlare le superfici e le luci.
Il risultato è un locale in cui brand, materiali e luce raccontano la stessa storia: un bar che richiama le atmosfere della taverna, ma filtrate da un linguaggio contemporaneo e minimale. L’identità grafica non è un elemento applicato dopo, ma nasce insieme allo spazio; la fascia materica inferiore, la barra luminosa, la parete bianca con il logo e la sequenza di lampade sopra i tavoli rendono il locale immediatamente riconoscibile per chi entra e per chi lo guarda dall’esterno.
Questo progetto è parte delle attività dello Studio Stefano Baseggio come Architetto a Padova e Interior design Padova. lo studio realizza progetti sia in ambito residenziale, che per attività commerciali ed uffici.
