L’architetto è un professionista specializzato nella progettazione creativa e concettuale di edifici e spazi, considerando estetica, funzionalità e contesto. Si occupa anche di pianificazione urbana e gestione del progetto. Il geometra, d’altra parte, è un tecnico che si occupa di aspetti tecnici ed amministrativi legati alla costruzione, come rilievi topografici, stime dei costi, pratiche edilizie e misurazioni precise. Mentre l’architetto si concentra sulla visione globale e creativa, il geometra si occupa di dettagli tecnici e burocratici nell’ambito delle costruzioni.
No, l’architetto non si occupa solo degli aspetti estetici nel progetto dell’abitazione. Anche se l’estetica è una parte importante del loro lavoro, gli architetti sono responsabili della progettazione globale degli edifici e degli spazi. Questo include considerazioni funzionali, strutturali, ergonomiche, ambientali e di sicurezza, oltre all’integrazione armoniosa con l’ambiente circostante. Gli architetti lavorano per creare soluzioni che siano esteticamente gradevoli e funzionali, tenendo conto di una vasta gamma di aspetti nel processo progettuale.
Uno dei compiti dell’architetto è quello di seguire lo sviluppo del progetto in tutte le sue fasi, dall’idea alla sua realizzazione. Non è obbligatorio ma sarebbe preferibile affidarsi all’architetto, in quanto conosce nel dettaglio tutto il processo che porterà alla nascita all’edificio. Questo determina una valutazione più attenta delle problematiche e dei rischi associati alla costruzione, permettendoti di rimanere nel budget previsto.
La risposta è dipende. Dipende dall’area in cui è localizzata l’abitazione. Se la zona è libera da vincoli urbanistici o ambientali è possibile. Se invece si trova in aree sottoposte a tutela oppure si tratta di un edificio storico, vi sono dei vincoli paesaggistici o urbanistici da rispettare, che garantiscono il rispetto del pregio paesaggistico della zona o del carattere storico e artistico dell’edificio.
La risposta è sì, con delle precisazioni. E’ compito del progettista quello di prevedere l’organizzazione dei lavori di ristrutturazione in modo tale da ridurre il più possibile l’impatto del cantiere. Ci saranno delle fasi in cui però l’abitazione risulterà più o meno inagibile a causa la modifica degli impianti.
Ogni architetto ha un proprio stile personale, quindi ti invitiamo a guardare con attenzione il nostro portfolio lavori per capire se è coerente con il tuo gusto. Un bravo architetto è comunque in grado di adattare il proprio stile personale alle tue esigenze oppure di proporti delle alternative che possono essere comunque affini al tuo gusto.
Quando si deve intervenire su un intero immobile ci si trova davanti a due possibilità: demolirlo e ricostruirlo oppure ristrutturarlo. La scelta in realtà non è sempre guidata da fattori economici, ma anche dal risultato che si vuole ottenere, in riferimento alle normative e allo stato di conservazione dell’edificio. Un architetto specializzato nelle ristrutturazioni saprà consigliarti e guidarti in maniera appropriata.
Si migliora la prestazione energetica attraverso l’istallazione di componenti ad alto valore tecnologico come ad esempio l’impianto fotovoltaico e la pompa di calore, oppure installando serramenti di ultima generazione associati ad un sistema performante di isolamento delle murature e dei solai. Questo comporta dei costi che non sono irrilevanti, ma bisogna anche considerare il risparmio negli anni dovuto ai minori consumi. E’ possibile inoltre usufruire delle detrazioni fiscali attualmente vigenti per gli interventi di efficientamento energetico.
Si, il primo sopralluogo è sempre gratuito. Il costo del preventivo dipende dalla complessità della progettazione, per interventi semplici è gratuito. Nei casi di una progettazione più complessa che richiede diversi colloqui e sopralluoghi, potremo chiederti una somma per coprire le spese della fase di valutazione preliminare dell’intervento, in modo da fornirti la soluzione più adeguata.
Spesso queste due figure vengono confuse. In realtà, l’arredatore si occupa della scelta dei mobili all’interno dell’abitazione, mentre l’interior designer si occupa della progettazione degli spazi interni nella loro totalità: colori, rivestimenti, disposizione dei mobili, illuminazione e impianti.
Sebbene siano previsti per legge degli interventi in edilizia libera (senza la necessità di richiedere delle autorizzazioni in Comune), è comunque necessario rispettare sempre le normative vigenti ed i vari regolamenti. Inoltre, ci sono degli aspetti dell’intervento edilizio che sono impossibili da svolgere in autonomia (ad esempio spostamento delle pareti oppure le modifiche impiantistiche), per le quali è necessario l’intervento di un professionista.
Sì, è possibile prevedere un progetto di interni che incontri il tuo gusto e rispetti il budget. La consulenza dell’interior designer è fondamentale per permetterti di ottimizzare gli interventi, risparmiando tempo e denaro. Ad esempio si possono ottenere effetti ricercati anche con materiali non di lusso, ma utilizzandoli in modo originale, oppure lavorare sui colori e sui toni, scegliendo abbinamenti particolari tra le pareti e i complementi.
Nel momento in cui si arreda un’abitazione, il rischio di un risultato finale non all’altezza delle proprie aspettative è dietro l’angolo. Tra gli errori più comuni c’è quello di iniziare ad aggiungere elementi nuovi che risultano non in armonia con le parti esistenti, oppure che di conservare elementi non necessari. Un altro errore è quello di farsi attrarre dalle immagini del web e tentare di riprodurre delle soluzioni “da rivista” che poco rispecchiano la personalità di chi vive la casa.
Ogni spazio necessita di una specifica illuminazione (naturale ed artificiale) che lo valorizzi e permetta alla persona di viverlo al meglio.
Ad esempio, le luci del soggiorno devono essere soffuse per creare un’atmosfera tranquilla mentre si guarda la TV. Sul piano di lavoro della cucina serve una luce diretta, posizionata in modo che la persona non proietti ombre davanti a sé, mentre sul tavolo da pranzo è importante regolare correttamente l’altezza delle lampade. In camera invece, è meglio avere un’illuminazione laterale piuttosto che centrale, così si evita l’abbagliamento da stesi.
Scegliere un’illuminazione non corretta può influenzare negativamente la vivibilità degli ambienti.
Sì è possibile. Uno dei compiti del professionista è quello di gestire la fase di ristrutturazione cercando di impedire che questa impatti in modo negativo con le dinamiche lavorative. Ad esempio si può gestire il cantiere per zone prevedendo delle soluzioni temporanee, in modo da consentire il regolare svolgimento dell’attività in un altro spazio aziendale.
Sì, è però importante prevederlo già in fase di progettazione. Ad esempio nel mercato si trovano pareti verticali e sistemi di separazione mobili, utili per dividere una stanza in caso di necessità. Anche per l’arredo esistono soluzioni specifiche in termini di adattabilità nel tempo, come l’utilizzo di sistemi modulari che possono essere disposti in modalità differenti. Infine è possibile adottare soluzioni flessibili per l’illuminazione e collocazione degli impianti.
Certo, il progettista è la figura che si occupa di tradurre in realtà le scelte degli interni. E’ suo compito tracciare una scaletta con le tempistiche delle lavorazioni da eseguire, permettendoti di avere il controllo sull’andamento. Coordina i vari professionisti, i quali dovranno interfacciarsi con lui e tra loro, al fine di eseguire correttamente le lavorazioni. Supervisiona quindi lo svolgimento generale dei lavori per garantire il rispetto del budget e dei tempi previsti.
E’ importante pensare non per interventi singoli, ma è necessaria una progettazione con una visione generale volta al di miglioramento degli spazi nella loro totalità. Questo è possibile mettendo al centro le esigenze del lavoratore e adattando gli ambienti, grazie anche all’utilizzo di nuove tecnologie applicate ad aspetti come la qualità dell’aria, la scelta di materiali naturali, la creazione di spazi collaborativi e destinati al relax.
L’architetto paesaggista non si occupa solo della scelta delle piante, ma degli aspetti estetici e funzionali del giardino nella sua totalità (inclusi ad esempio i percorsi, gli arredi esterni, le coperture ecc..). Inoltre, l’architetto può fare riferimento a diversi vivaisti, in modo che la scelta delle specie botaniche non sia guidata dalla loro reperibilità.
Il giardino deve essere visto come un insieme di stanze aperte: ci sono zone che servono da fondale scenografico visibili dall’interno della casa, delle altre che servono a mascherare e garantire la privacy, delle zone in cui si può pranzare oppure trascorrere le ore serali. Tutti questi spazi avranno l’elemento vegetale come principale attore, ma avranno anche delle caratteristiche specifiche, dei materiali, dei colori e degli oggetti che devono essere pensati e coordinati accuratamente per avere un giardino che sia piacevole esteticamente ma che sia soprattutto vivibile e funzionale.
Sì è possibile. La scelta delle specie botaniche va effettuata accuratamente, selezionando quelle che hanno un basso tasso di crescita e che sono resistenti agli stress di temperatura ed idrici. Un altro modo per ridurre i costi di manutenzione è quello di collocare correttamente le specie prevedendo un opportuno spazio per la crescita e per le necessarie operazioni di mantenimento. Infine va progettato attentamente l’impianto di irrigazione, includendo sensori di umidità e timer controllabili da remoto, che a fronte di un costo iniziale maggiore, riducono notevolmente i consumi idrici.
E’ necessario cominciare a pensare al giardino in parallelo al progetto dell’abitazione. Questo perché gli aspetti da considerare e integrare sono molteplici. Si parte dalla scelta e disposizione delle aree relax (comprensive degli arredi), dei camminamenti e della pavimentazione. Si passa poi a definire le tipologie di vegetazione in base all’altezza, cioè alla scelta delle alberature, degli arbusti e delle aiuole. Segue poi la progettazione dei sistemi di illuminazione e irrigazione. Infine vanno considerati aspetti pratici quali la bonifica ed il diserbo del terreno, l’utilizzo di teli e tessuti che prevengono la crescita di erbacce, la disposizione delle bordure di contenimento ecc..